Odiosa bufala su Daniela Richiedei dell’ASL Brescia: chiarimenti sul caso polveri sottili

Daniela Richiedei
Daniela Richiedei

Si chiama Daniela Richiedei, probabilmente fa effettivamente parte del team dell’ASL Brescia, ed è la protagonista del giorno del tutto inconsapevole di una bufala estremamente antipatica, con cui dobbiamo richiamare in gioco necessariamente il caso del controllo delle polveri sottili. Nei giorni scorsi abbiamo già condiviso qualche dettaglio in merito, ma come molti ricorderanno in quelle ore era trapelata una fake news generica sulla questione. In realtà stava già girando un nome ed un cognome, con una ragazza presa di mira dal popolo dei social nonostante sia del tutto innocente.

Proviamo a ricostruire nuovamente i fatti che hanno investito Daniela Richiedei, partendo proprio dall’immagine emersa ad inizio articolo per chi fa parte del nostro gruppo Facebook anti-bufale. La ragazza in questione da quello che ci risulta fa davvero parte dell’ASL Brescia, quasi a voler rendere più credibile la fake news. Tuttavia la catena che ha preso piede su Facebook e Whatsapp mostra foto e tesserino, con alcune informazioni specifiche, imputandole di essere una malvivente che si reca nelle case dei cittadini per la misurazione delle polveri sottili.

Una volta introdotta nei domicili, scatterebbe una vera e propria rapina. Per questo motivo il messaggio inoltrato su Whatsapp e che da qualche giorno sta girando parecchio anche su Facebook, invita tutti a fare attenzione. In particolare coloro che vivono nel bresciano. Oltre a registrare un mare di ricondivisioni, l’immagine in questione ha scatenato anche gli insulti del popolo social, ovviamente senza approfondire la vera storia di Daniela Richiedei.

Insomma, evitate di alimentare questa catena impostata su una fake news, ma soprattutto commentate coloro che cadono nel tranello facendo notare loro che la foto di Daniele Richiedei, con relativo tesserino dell’ASL Brescia, si riferisce appunto ad una bufala. Possiamo assicurarvi questa ragazza non sia mai stata coinvolta in rapine presso le case del bresciano con la scusa di misurare le polveri sottili.