I truffatori sono pronti a trovare nuove tecniche per riuscire nei loro intenti. Ultimamente sempre più persone si ritrovano ad essere vittime di una particolare truffa che unisce la tecnologia online a quella telefonica. Quando si usa una connessione internet, la questione della sicurezza non può passare in secondo piano. È infatti molto importante proteggere i propri dati personali da chi può avere accesso remoto al nostro computer. Ma non si tratta soltanto di dati personali, visto che nel nostro computer possono essere contenuti anche dati che si riferiscono ai servizi che usiamo nell’ambito dell’home banking.
In che cosa consiste la truffa
A meno che non utilizziamo una VPN o altri strumenti di privacy, può essere probabile che il nostro ISP sia già in possesso della maggior parte delle nostre informazioni personali, comprese le abitudini di navigazione e le attività online che siamo soliti compiere.
Dunque alcune persone ricevono una telefonata – ovviamente finta – nella quale un operatore afferma che sta chiamando direttamente dal provider, proprio perché generalmente sono in possesso dei nostri dati.
L’operatore dice che il modem sta per scadere o avverte del fatto che una terza persona sta usando la nostra connessione internet. Nel corso della telefonata il falso operatore dice che può aiutarci a risolvere questo problema. Ad un certo punto, però, viene richiesta la possibilità di accesso remoto al computer o l’accesso al nostro servizio di banca online.
In questo modo si concretizza la vera e propria truffa, perché, con l’accesso remoto, diamo la possibilità di rubare i nostri dati sensibili oppure con l’accesso al nostro conto corrente online i truffatori hanno l’opportunità di rubare i nostri soldi.
Ma come riconoscere che si tratta di una truffa, in modo da poterci difendere preventivamente? Ecco qualche dettaglio in più che ci può aiutare a non incappare in questa trappola.
Come difendersi dalla truffa
Alcuni indizi sono fondamentali per riuscire a capire che stiamo avendo a che fare con una vera e propria truffa che ci può danneggiare. Innanzitutto consideriamo la telefonata che riceviamo, perché i truffatori generalmente si attengono ad uno schema di comportamento abituale.
La telefonata di solito arriva alla nostra rete fissa e non al nostro cellulare. All’inizio possiamo capire che stiamo incorrendo in un inganno, perché sentiamo un annuncio automatico che ci saluta, spiegando quale sarebbe il presunto problema con il modem o con la nostra connessione internet.
A quel punto gli utenti che ricevono una telefonata sentono l’esigenza di approfondire; si parla all’operatore vero e proprio, che cerca di scoprire il più possibile sulle nostre abitudini, per trarne profitto successivamente.
Le vittime delle truffe telefoniche di solito vengono indotte a dare il permesso di fare tutto ciò che i truffatori vogliono. Per esempio ci viene chiesta la possibilità di effettuare alcuni controlli e quindi ci ritroviamo nel permettere loro di effettuare dei controlli sul nostro computer, sul nostro tablet, sul nostro smartphone, perché siamo convinti che un semplice controllo potrà farci risparmiare molti problemi in seguito.
A volte ci viene chiesto di pagare una commissione, per quella che dovrebbe essere la sostituzione di un dispositivo, come per esempio il modem. Ricordiamoci però che l’obiettivo è sempre quello di stabilire un accesso remoto al nostro computer, per installare il software trojan, in modo da carpire i dati sensibili e in particolare quelli che si riferiscono al nostro conto corrente.