Quando la crescita dei mercati azionari è veloce e repentina, attraverso un aumento dei prezzi che è ingiustificato, in quanto non è in linea con i fondamentali, gli economisti parlano di bolla speculativa.
La bolla speculativa sui mercati azionari
In pratica i prezzi dei titoli delle società quotate sono sostanzialmente gonfiati a causa di un eccesso di domanda che è frutto di aspettative fin troppo rosee. Un esempio di bolla speculativa in Borsa è stato quello tra il 1997 e il 2000, sul listino azionario a stelle e strisce Nasdaq Composite, con la cosiddetta bolla delle dot-com.
In pratica, al tempo, molte startup quotate del settore Internet raggiunsero delle valutazioni di Borsa insostenibili per poi crollare, ed in certi casi fallire nelle settimane successive alla data del 10 marzo del 2000 quando il Nasdaq Composite toccò il suo punto più alto.
Tornando indietro nel tempo, la prima bolla speculativa risale addirittura al XVII secolo, nei Paesi Bassi, con la speculazione sui bulbi di tulipano. Al tempo prima il prezzo dei tulipani salì a alle stelle, e poi in tantissimi persero la loro fortuna praticamente da un giorno all’altro.
Bolla speculativa è sempre destinata a scoppiare
Dopo la fase di mercato che è caratterizzata da una crescita irrazionale ed ingiustificata dei prezzi, la bolla speculativa è sempre destinata a scoppiare ed a lasciare sempre il segno non solo in Borsa, ma spesso pure sull’economia reale. La bolla speculativa, inoltre, può formarsi non solo sul mercato azionario nella sua interezza, ma pure su uno o più titoli, ed anche su titoli che non riguardano il capitale di rischio.
Non solo azioni, bolle speculative pure sui prezzi degli immobili
Per esempio, un’altra classica bolla speculativa che si può formare è quella sugli immobili, ovverosia sui prezzi delle case e su strumenti e prodotti finanziari collegati come i mutui. In tal caso l’esempio lampante, storicamente, è dato dalla bolla dei mutui subprime del 2007 quando, soprattutto in America, le banche entrarono in crisi dopo aver concesso a milioni di cittadini statunitensi finanziamenti ipotecari senza adeguate garanzie.
Lo scoppio della bolla sui subprime, tra l’altro, portò al clamoroso fallimento della società di servizi finanziari Lehman Brothers. Quella della Lehman Brothers è stata la più grande bancarotta nella storia degli Stati Uniti.
Come si forma una bolla speculativa
La nascita di una bolla speculativa è sempre alimentata, inizialmente, dall’euforia incondizionata degli investitori che comprano a qualsiasi prezzo in base alla convinzione non solo di fare un buon affare, ma anche di entrare sul mercato al fine di non perdere il treno rialzista.
I trader e gli investitori, nel momento in cui iniziano ad accorgersi del cambiamento radicale delle prospettive economiche, rispetto alle aspettative iniziali, corrono poi a vendere in maniera indiscriminata facendo crollare il mercato spesso su valori addirittura inferiori a quelli di formazione iniziale della bolla speculativa.
In altre parole, in questi casi accade che le ottimistiche prospettive di guadagno, precedentemente formulate dalla maggioranza degli investitori, devono essere riviste e ridimensionate in quanto fortemente sovrastimate.