I mercati crollano, ma il Bitcoin è ancora ampiamente positivo rispetto a dodici mesi fa

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Complice l’emergenza sanitaria causata dal Covid-19, i mercati finanziari hanno vissuto delle settimane drammatiche, contraddistinte da pesanti vendite. E quanto di buono si era visto nel corso del 2019, caratterizzato da un aumento del valore dei listini azionari, è andato letteralmente in fumo, come testimoniato dalle performance degli ultimi dodici mesi.

Gli esempi migliori vengono forniti dai principali mercati finanziari internazionali. Francoforte, ad esempio, ha subito un rintracciamento del 17% rispetto ad un anno fa, mentre Parigi ha visto calare il CAC 40 del 21%. Perdite ancora più significative si sono verificate sui listini di Madrid (-30%) e Milano (- 23%), mercati indubbiamente meno solidi e strutturati di quelli tedesco e francese. Resiste, invece, il mercato svizzero, flat rispetto a dodici mesi fa.

Grande prova di resilienza del Bitcoin: +40% rispetto ad un anno fa

Se gli azionari non sono andati per il verso giusto, altrettanto si sono comportati gli asset obbligazionari, anche se le perdite, data la loro natura più conversativa, sono state inferiori rispetto all’equity. L’allargamento degli spread e dei CDS nel comparto high yield, hanno favorito la discesa dei prezzi in questo asset, come non si vedeva da tempo.

Anche i fondi comuni di investimento, che in buona parte sono composti dai due asset finanziari sopra citati, hanno svoltato in area negativa, anche se in alcuni casi, seppur rari, la mano di qualche sapiente gestore ha consentito di limitare le perdite. Il 2020, di conseguenza, non sarà ricordato positivamente neppure in ambito finanziario, salvo improbabili miracoli nel secondo semestre.

Non tutti gli asset finanziari, però, hanno registrato un segno negativo negli ultimi dodici mesi. In questo caso, però, bisogna uscire dai classici strumenti finanziari divenuti noti, spesso, tramite lo sportello bancario o postale, e volgere il proprio sguardo altrove, in quel mondo chiamato trading online.

Operando online, infatti, si possono sottoscrivere alcuni asset esclusivi, come, ad esempio, le criptovalute, ovvero le “valute digitali” che, alcuni, vedono in netta contrapposizione con le monete fisiche, al punto da sostenere che potrebbero prenderne il posto in un arco temporale di medio-lungo periodo.

L’esempio più calzante lo offre il Bitcoin, ovvero la criptovaluta più famosa al mondo, nata nel 2009 e diventato un autentico “cult” per moltissimi investitori, soprattutto coloro che credono fortemente nel progresso tecnologico. Ebbene, questo strumento finanziario ha dimostrato una forte resilienza: da aprile 2019 ad aprile 2020, il rendimento del Bitcoin è stato del 40%.

Come investire in Bitcoin: pregi e difetti della criptovaluta più famosa al mondo

Un dato che, oggettivamente, parla da solo e dimostra come questo strumento finanziario possa essere un ottimo coadiuvante per migliorare le performance finanziarie all’interno di un portafoglio ben strutturato e diversificato. Il Bitcoin, infatti, non può rappresentare l’unico asset di investimento, e neppure il principale, di un investitore.

Le criptovalute, infatti, al momento non dispongono di una normativa ufficiale e sono esposte, di conseguenza, ad un certo grado di volatilità. Di conseguenza, è buona norma diffidare da chi promette mirabolanti guadagni senza correre alcun rischio: il Bitcoin, e in senso lato tutte le criptovalute, sono in grado di offrire grandi opportunità, ma nascondono alcune insidie che, potenzialmente, potrebbero esporre l’investitore ad una diminuzione del valore dell’investimento.

Le modalità per investire in Bitcoin sono essenzialmente due: l’exchange e i broker finanziari. Il primo consiste nello scambio diretto delle criptovalute fra due soggetti, senza avvalersi di un intermediario. In questo caso, bisogna aprire un wallet dove poter detenere la criptovaluta, che richiede l’adozione di sistemi di sicurezza elevati per evitare eventuali intrusioni di hacker, che potrebbero azzerare il wallet dell’utente.

Per tutta questa serie di motivi, la maggior parte delle transazioni in criptovalute avviene mediante l’utilizzo di un broker finanziario, la cui scelta deve essere ben calibrata da parte del risparmiatore. Negli ultimi mesi ha avuto una vasta eco Bitcoin Era, un metodo di investimento afferente a questa criptovaluta studiato da alcuni soggetti, ma i broker presenti in rete sono molteplici ed hanno differenti modalità di approccio.